Un grande della psicologia, Albert Bandura, ha elaborato e studiato il concetto di autoefficacia. Con questo termine si riferisce ai pensieri delle persone sulle proprie capacità: Bandura è fortemente convinto che la percezione di efficacia che i diversi individui hanno rispetto alle proprie capacità sia strettamente collegata ai loro pensieri, alle loro emozioni, alla loro motivazione e al loro comportamento.
Chi si percepisce efficace affronta i compiti difficili con la consapevolezza di poterli completare con successo e non come qualcosa che preferirebbe evitare; quindi è più portato a perseverare anche di fronte a degli ostacoli.
Ma come si può aiutare uno studente a costruirsi una percezione positiva di autoefficacia?
L’obiettivo generale delle proposte operative da svolgere in classe e a casa non deve soltanto favorire l’apprendimento, ma anche promuovere il benessere. Quest’ultimo è inteso come relazione ottimale con se stessi e con gli altri e come realizzazione e pieno sviluppo delle personali potenzialità.
Andranno pertanto evitate convinzioni e abitudini che possono bloccare il naturale sviluppo delle abilità strategiche e influenzare le scelte degli alunni: convinzioni quali, ad esempio, «Non sono portato» o «Queste cose non le so fare» che, quando rimodulate in forma più funzionale, possono al contrario consentire a ciascuno di offrire il meglio di sé.
Consiglio la lettura dell'articolo pubblicato sul sito del Centro Studi Erickson e del volume qui citato, entrambi della Dott.ssa Daniela Lucangeli, psicologa esperta di disturbi dell'apprendimento, conosciuta per la sua idea rivoluzionaria di insegnamento, basata sulle emozioni positive, e per il suo stile comunicativo coinvolgente.
Articolo citato nella pagina:
https://www.erickson.it/it/mondo-erickson/il-senso-di-autoefficacia